Il Decreto attuativo istituisce un sistema d’incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.
La normativa, che prende spunto dal Conto Energia, prevede 900 milioni di euro annui di cui 700 per i privati (persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito d’impresa o di reddito agrario) e 200 per la pubblica amministrazione a favore dei piccoli interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Per i privati l’incentivazione, che opera in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, copre il 40% dell’investimento ed i tetti massimi sono variabili a seconda della tipologia di intervento e della potenza dell’impianto; ad esempio:
- per un impianto solare termico da 4mq, con costo sostenuto 3.600 euro, l’incentivo sarà 1.360 euro in 2 anni;
- per la stufa a pellet da 22kWt, con 4.000 euro d’investimento, ci saranno 1.392 euro di incentivo in 2 anni.
- per un impianto con pompa di calore da 24 kWth, costo sostenuto di 6500 euro, incentivo spettante di 2.772 euro in 2 anni.
Il valore economico del contributo è calcolato in base ad una formula che tra i parametri include le zone climatiche e la potenza di apparecchi e caldaie suddivisa in classi omogenee. In base alla zona climatica e in particolare alla qualità del prodotto acquistato, grazie al coefficiente premiante (Ce) riferito alle emissioni di polveri, l’incentivo potrebbe addirittura coprire più del 40% del costo del prodotto.
Per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche per l’accesso agli incentivi si potranno avvalere del finanziamento tramite terzi, del contratto di rendimento energetico o di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO. L’incentivo sarà dato solo agli interventi che non hanno altri incentivi statali e, in particolare, gli interventi d’incremento dell’efficienza energetica negli edifici soggetti a incentivazione sono:
- isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;
- sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;
- installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest.
Per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili sono previsti incentivi per azioni di:
- sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Se gli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili prevedono una potenza termica nominale complessiva maggiore di 500 kW ed inferiore o uguale a 1000 kW, accedono ai meccanismi di incentivazione dopo l’iscrizione in appositi registri informatici gestiti dal GSE.